Differenza tra database relazionali e database non relazionali

Differenza tra database relazionali e database non relazionali

Differenza tra database relazionali e database non relazionali

In questo tutorial tratteremo la differenza tra database relazionali e database non relazionali. I database sono strumenti fondamentali per gestire e organizzare i dati in modo efficiente e sicuro. Esistono diversi tipi di database, ma i più diffusi sono quelli relazionali e quelli non relazionali. Qual è la differenza tra questi due modelli?

I database relazionali

Un database relazionale è basato sul concetto di tabella, ovvero una struttura bidimensionale composta da righe e colonne. Ogni riga rappresenta un’entità (ad esempio, un cliente, un prodotto, un ordine) e ogni colonna rappresenta un attributo di quell’entità (ad esempio, il nome, il prezzo, la quantità). Le tabelle possono essere collegate tra loro tramite delle relazioni, che stabiliscono come i dati di una tabella si riferiscono a quelli di un’altra. Ad esempio, una tabella clienti può essere collegata ad una tabella ordini tramite una relazione uno a molti, che indica che un cliente può effettuare più ordini, ma ogni ordine appartiene a un solo cliente.

Esistono molti tipi di database relazionali, ma alcuni dei più popolari sono:

MySQL: un database relazionale open source molto diffuso, basato sul linguaggio ANSI SQL. È usato da molti siti web e applicazioni web, come WordPress, Facebook e Twitter.

PostgreSQL: un database relazionale avanzato e potente, che supporta molte funzionalità come le transazioni, le viste materializzate, le funzioni definite dall’utente e i tipi di dati personalizzati. È considerato il database relazionale più amato dagli sviluppatori professionisti.

Microsoft SQL Server: un database relazionale commerciale prodotto da Microsoft, che offre prestazioni elevate, sicurezza e scalabilità. È usato da molte aziende e organizzazioni per gestire dati critici e applicazioni complesse.

SQLite: un database relazionale leggero e incorporato, che non richiede un server dedicato per funzionare. È usato da molte applicazioni mobili e desktop, come Skype, Firefox e Chrome.

I database non relazionali

Un database non relazionale è basato su modelli diversi da quello tabellare, che possono variare a seconda del tipo di database. Alcuni esempi sono:

  • Il modello chiave-valore, in cui i dati sono memorizzati come coppie di chiavi e valori. Questo modello è molto semplice e veloce, ma non permette di eseguire query complesse o di stabilire relazioni tra i dati.
  • Il modello documento, in cui i dati sono memorizzati come documenti, ovvero collezioni di campi e valori. Questo modello è molto flessibile e adatto a gestire dati eterogenei e non strutturati, ma richiede più spazio di memoria e può essere meno efficiente nelle operazioni di aggregazione e join.
  • Il modello grafico, in cui i dati sono memorizzati come nodi e archi. Questo modello è molto potente per rappresentare dati complessi e interconnessi, ma richiede una progettazione accurata e può essere difficile da scalare.

Tra i database non relazionali più popolari ci sono MongoDB, Apache Cassandra, Redis, Couchbase e Apache HBase. Questi database sono spesso usati per applicazioni web, mobili, di analisi o di big data che richiedono una rapida evoluzione dello schema, una facile distribuzione su più nodi e una bassa latenza nelle query.

La scelta tra database relazionale e non relazionale dipende dalle esigenze specifiche del progetto e dai vantaggi e svantaggi di ogni modello. In generale, i database relazionali sono più adatti a gestire dati strutturati, omogenei e stabili nel tempo, mentre i database non relazionali sono più adatti a gestire dati non strutturati, variabili e dinamici.

Se sei interessato ad acquisire competenze professionali in base ai tutorial pubblicati non esitare a contattarci.

Condividi su: